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Da oggi, il Portogallo toglie ogni restrizione Covid.
Non sarà più necessario mostrare alcun certificato razziale vaccinale per entrare nei luoghi pubblici nè ci saranno limiti al numero di persone che possono entrare nei luoghi pubblici. Non ci sarà più praticamente nulla.
Il Portogallo esce pertanto dall'operazione terroristica del coronavirus.
La motivazione ufficiale fornita dal primo ministro Antonio Costa per giustificare questo provvedimento è che è stata raggiunta la soglia dell'83% dei vaccinati.
Abbiamo visto che c'è da dubitare sulle cifre ufficiali che sono pesantemente gonfiate dai vari governi, ma anche se fossero esatte credo che commetteremmo un errore a pensare che il Portogallo esce perché ha vaccinato l'80% e oltre della sua popolazione.
Israele ha vaccinato circa l'80% della popolazione e l'Italia più del 70%, sempre prendendo per buoni i numeri ufficiali che probabilmente non corrispondono al vero.
Israele e l'Italia però proseguono con le restrizioni e soprattutto la seconda ha dato vita alla più grave lesione dei diritti fondamentali mai vista in Europa attraverso l'estensione del certificato razziale vaccinale ai lavoratori.
Dunque il punto non è tanto il numero dei vaccinati. Il piano di Davos prevedeva di andare avanti per molto tempo attraverso le presunte varianti e continuare con le restrizioni permanenti fino a quando non si sarebbe manifestato il Grande Reset di Davos.
In altre parole, il piano era di uccidere la normalità per sempre.
Ora invece stiamo vedendo che sempre più governi stanno abbandonando l'esecuzione dell'agenda di Davos.
Il piano non è andato come previsto e molti governi hanno compreso probabilmente che non ci sono più le condizioni per proseguire e hanno deciso di abbandonare la nave prima che affondi.
Tutto questo ancora una volta ci porta a pensare che il mondialismo si trova in un vicolo cieco dal quale non riesce più a venire fuori. (Cesare Sacchetti)
https://www.reuters.com/world/....europe/portugal-lift