La lobotomia di massa

Non tutti hanno un emisfero sinistro.

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

il responsabile della strategia vaccinale dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), Marco Cavaleri, durante una conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione covid-19 ha affermato che «nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata, legata a nuove sottovarianti di Omicron» sottolineando che «siamo ancora in un'emergenza globale» anche se «non si sa ancora se questa variante sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto alle varianti BA4 e BA5, ma quello che si sa è che ha una maggiore capacità di sfuggire all'immunità conferita dalla vaccinazione».

Dunque, chi apprende queste affermazioni dovrebbe mettere da parte l’amigdala e attivare la parte del cervello (emisfero sinistro) che solitamente si usa per l’elaborazione critica dei dati e delle informazioni acquisite, e così comprendere come le dichiarazioni del sig. Cavalieri dell’EMA provengono dal “responsabile della strategia vaccinale”, pagato per promuove ad ogni costo la vaccinazione anti covid-19, anche se per prevenire una emergenza immaginaria, futuribile, frutto di una visione, di uno scenario in cui si prospetta il sopraggiungere di una una variante di cui non sa un gran che, ma solo che sfuggirà all’immunità conferita dalla vaccinazione.

Ebbene, la strategia dell'Ema, sebbene sia confessata l'inefficacia del vaccino, resta dunque «di vaccinarsi o di rivaccinarsi, soprattutto se ci si trova in una condizione di fragilità e quindi a rischio di una malattia più grave», dunque anche se tale variante sfuggirà ad una immunità inesistente già per le varianti classificate per le quali è stato prodotto il preparato vaccinale, figurarsi per varianti nasciture non riclassificate.

Del resto il sig. Cavalieri dovrebbe concertarsi con i governi dei Paesi membri prima di rilasciare dichiarazioni di questo tipo, almeno con l’Italia per quanto ci riguarda, perché avrebbe preso atto degli intenti del Presidente del Consiglio di “superare l'emergenza e ripristinare le prestazioni ordinarie. Abbiamo accumulato un grande gap sulle prestazioni ordinarie e credo che dobbiamo imparare dalla crisi pandemica cosa non ha funzionato nel migliore dei modi per correggerlo secondo alcune linee d'azione”.

Le parole del primo ministro italiano sono chiare e significative: "Se siamo usciti al momento dall'emergenza è soprattutto merito del personale sanitario, della professionalità e dell'abnegazione con le quali ha salvato migliaia di vite umane", con ciò annunciando l'uscita da una condizione di emergenza - a che ne dica il sig. Cavalieri - ma soprattutto che non è merito dei vaccini l'aver salvato le vite umane ("anzi", avrà pensato il premier, anche se non ha potuto dirlo).

Dispiacerà a qualcuno questa verità, ma andrà accettata così com'è, come andrà accettato che il modello totalitario e vaccinista dei nuovi kapo 2.0 non sarà riproposto.

A questo punto il contributo dei pro vax può ritenersi concluso, facciano le fatture, riscuotessero i crediti da chi di dovere e sparissero nell'oblio.

EMA, OMS, AIFA e tutte le istituzioni sanitarie o parasanitarie pro vax (il T9 mi aveva corretto "parasanitarie" con "parassitarie" che forse del tutto errato non era) hanno perso ogni attendibilità e affidabilità agli occhi dei popoli.

Anche loro sono sulla strada del tramonto.

Anche loro sono sulla strada del processo.

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