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3 d

Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana.
Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari.
Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane.
Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda.
Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas.
A livello "diplomatico" tutto è immutato.
Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana.
Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione.
I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana.
Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia.
La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre.
La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere.
Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi.
Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi.

Da Omar Minniti PrBs

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4 d

11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO SIONISTA CONTRO IL VECCHIO MONDO !

Non è teoria. È operazione. Non è odio.
È verità. Il giorno in cui l’umanità è stata messa in catene digitali si chiama 11 settembre 2001. Non fu un attacco subito: fu un colpo di Stato interno, progettato, eseguito e coperto dall’élite sionista globale.

- COSA ACCADDE DAVVERO?

Le Torri Gemelle non crollarono per gli aerei. Crollarono a caduta libera, simmetricamente, come da demolizione controllata. WTC 7, il terzo grattacielo, crollò senza essere colpito da nulla.
Zero intercettazioni aeree, nonostante esercitazioni militari in corso.
Gli impianti di sicurezza gestiti da una società legata a… Marvin Bush, fratello del presidente.
Tonnellate di documenti distrutti: su frodi miliardarie, insider trading e inchieste sulla spesa militare scomparsi in fumo.

CHI C’ERA DAVVERO DIETRO ? I NOMI 👇🏻

• ARCHITETTI STRATEGICI

- Richard Perle, Paul Wolfowitz, Douglas Feith, Elliott Abrams: neocon sionisti, autori del “Project for the New American Century” (PNAC). Scrissero che ci voleva “un nuovo Pearl Harbor” per rilanciare il dominio USA-Israele.

- Zbigniew Brzezinski (mentore di Obama e stratega NATO): teorizzava il controllo dell’Eurasia tramite shock.

• FINANZIATORI E PROFITTATORI

- Larry Silverstein: acquistò le Torri 6 mesi prima, le assicurò contro attacchi terroristici. Incassò oltre 7 miliardi di dollari.

- Frank Lowy: co-proprietario del World Trade Center, sionista legato all’intelligence israeliana.

• SERVIZI SEGRETI E APPARATI

- Mossad: presente a New York tramite la Urban Moving Systems, copertura usata da 5 “israeliani danzanti” che filmarono il crollo festeggiando.

- CIA e NSA: consapevoli, complici, e presenti in ogni snodo critico.

• COPERTURA MEDIATICA

Michael Bloomberg, Mort Zuckerman, Sumner Redstone (Rothstein), Rupert Murdoch: oligarchi dell’informazione filo-sionista che hanno zittito ogni voce dissidente.

Alan Dershowitz: giurista e difensore pubblico dell’élite sionista negli scandali Epstein, 9/11 e oltre.

• ISTITUZIONI DI COPERTURA

- AIPAC: lobby israeliana che comanda il Congresso USA.

- B’nai B’rith, ADL: gruppi di copertura per etichettare ogni voce critica come “antisemita”.

- Council on Foreign Relations, Trilateral Commission, Skull and Bones, logge massoniche legate a Israele.

• COSA HANNO OTTENUTO :

- Patriot Act: legalizzata la sorveglianza di massa.

- Guerre infinite: Iraq, Afghanistan, Siria, Libia... tutte in funzione degli interessi israeliani.

- Controllo totale: biometria, droni, dati, passaporti sanitari. Tutto parte da quel giorno.

- Distruzione del dissenso: ogni oppositore è terrorista, ogni verità è “cospirazionismo”.

• NON È ANTISEMITISMO:
È GUERRA AL POTERE !

L’ebraismo religioso non c’entra. Il popolo ebraico è stato usato, manipolato, e sacrificato anch’esso.
Il nemico è il sionismo apolide, globalista, elitario.
Una rete che si infiltra, si mimetizza e sfrutta ogni tragedia per guadagnare potere.

IN CONCLUSIONE.....

L' 11 settembre è il momento in cui il Mondo è stato messo sotto regime.
Da allora siamo in guerra.
Una guerra invisibile, digitale, psicologica.
E finché non chiameremo i colpevoli con nome e cognome, saremo schiavi.
Il silenzio è complicità.
La verità è la prima forma di resistenza.
E ora, sai dove colpire.

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Ulamismo e Talmudismo sono contraffazioni entrambi .........

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