Non conosco questo ragazzo ma la sensazione è che dalle sue parole e dal suo volto traspaia semplice e pura verità. Quando questo ragazzo dice che il leader della protesta dei portuali, Stefano Puzzer, non appare sincero e trasparente è difficile dargli torto. La prima rilevante incongruenza che lui fa notare è quella che Puzzer è vaccinato ed è oggettivamente difficile pensare che qualcuno che abbia accettato di farsi e di "credere nel vaccino", come lui afferma, possa condurre la protesta contro il certificato razziale vaccinale. C'è anche da notare che i media di regime stanno dando un'enorme esposizione mediatica solamente a lui ea nessun altro dei portuali di Trieste. Se ascoltiamo lo stesso Puzzer sulla rete di propaganda mediatica di proprietà di Cairo (Soros), comprendiamo il perchè. Puzzer sostenere che sarebbe stato preferibile l'obbligo vaccinale piuttosto che il certificato razziale vaccinale. Praticamente afferma che ad una violenza, certificato razziale, sarebbe preferibile stata un'altra ancora più autoritaria, ovvero quella dell'obbligo a inoculare il siero sperimentale. Il gioco del sistema è chiaro. Vogliono dare visibilità solo a coloro che sostengono la falsa narrazione ufficiale per cercare di tenere le persone ancora una volta nel recinto del sistema. Quella alla quale abbiamo assistito nelle ultime 24 ore è stata una riedizione della operazione di infiltrazione e annichilimento perpetrata dai servizi nei confronti dei forconi. Nel caso dei forconi, sappiamo che purtroppo l'operazione riuscì. Nel caso dei portuali, è ancora prematuro poterlo affermare. Puzzer ha rassegnato le dimissioni dopo aver riconosciuto "l'errore" del comunicato pubblicato ieri sera. È difficile dire le reali motivazioni alla base di questa decisione, ma sembra che ci siano stati non pochi malumori da parte degli altri portuali che lamentano di non essere stati consultati in merito alla realizzazione di quel comunicato stampa. Tutto questo però non cambia la realtà dei fatti. Il ragazzo nel video dice giustamente che il popolo italiano contrario al regime di Draghi, ormai probabilmente in maggioranza, si è unito. Adesso però c'è bisogno disperato di veri leader disposti a lottare per l'Italia e il popolo, e non di uomini manovrati dal sistema. C'è bisogno di veri patrioti che siano disposti ad andare fino in fondo nella lotta contro la società autoritaria mondialista ei traditori dell' Italia. Cesare Sacchetti / Telegram
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