Dal canale Telegram dell'avv. Mauro Sandri
IL RE EUROPEO DISCRIMINATORE E’ NUDO
Assisto in queste ore, con un certo compiacimento, unitamente al collega Marini (che posso affermare con assoluta cognizione di causa abbia contribuito a rappresentare al ministero della salute italiano i termini esatti del problema) allo strepitio delle oche europee, terrorizzate perché proprio la supina Italia ha dichiarato a tutta Europa che il re è nudo. La Commissione Europea ha immediamente compreso,infatti, che il Decreto del Ministero della Salute che obbliga qualsiasi cittadino europeo a mettere piede sul territorio italiano solo se ha precedentemente effettuato l’esame con tampone antigienico molecolare, anche se vaccinato, fa crollare la discriminazione tra vaccinati e non vaccinati che la stessa Commissione ha inaugurato con il vergognoso Reg. n. 953. La terrorizzata vice presidente della Commissione ha chiesto all’ Italia di fornire “ spiegazioni” precisando che le autorità nostrane verranno convocate in seduta straordinaria. Sarebbe logico il contrario: dovrebbe essere la Commissione a dover spiegare, e dovrà spiegare, anche in sede penale, perché attua misure ascientifiche e spende soldi dei contribuenti per vaccini non solo inutili, ma che agevolano la permanenza del virus in tutto il territorio europeo. E’ il secondo schiaffo alla discriminazione dopo quello del Consiglio d’Europa che, mantenendo la stessa linea, concede l’accesso alle sue aule assembleari, solo a chi si tampona ritenendo irrilevante la vaccinazione. Entro il 10 gennaio redigerò l’ulteriore atto contro il green pass europeo che depositerò presso il tribunale dell’Unione. Quest’evoluzione conferisce una forza estrema alla tesi che discriminare vaccinati da non vaccinati rappresenti un’aberrazione giuridico scientifica inaccettabile. Ovviamente le ripercussioni positive saranno dirette ed ad ampio spettro anche relativamente a tutte le controversie che riguardano i sanitari, i dipendenti pubblici e privati liberi professionisti ecc... Se per ragioni di sicurezza si richiede il tampone e non la vaccinazione, a chi entra nel nostro Paese, a maggior ragione lo stesso parametro si dovrà usare anche e soprattutto, nella gestione della pandemia all’interno.
L’Italia probabilmente ritornerà nei ranghi perché il reato di lesa maestà vaccinale è intollerabile da parte delle lobby multinazionali USA che manovrano le autorità decisionali europee, ma la confessione rimane ed è decisiva.
Riccardo Levi
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