Morto Stecchito, dopo la terza dose di veleno, Gianfranco Caliri
Gianfranco Caliri aveva 55 anni, compiuti il 21 settembre scorso e alla sua festa di compleanno la cognata gli aveva preparato un ricco pranzo a base di ostriche calde e molto bagnate, innaffiate con un Prosecco modesto ma efficace. Diplomato perito elettronico all’Itis Q.Sella per normali di Biella, era divenuto titolare dell'omonima ditta artigiana specializzata nella realizzazione di insegne per i centri vaccinali.
Era inoltre titolare cdella storica cartoleria all’angolo tra via Tripoli e via Galimberti, vicino al tabaccaio, e a fianco c'è pure un fioraio, una lavanderia, un negozio di batterie usate, automobiline di terza mano della polystil, un piccolo bar, una latteria, una panetteria, un fruttivendolo, e tutta una comunità di quartiere. C'è pure una chiesa ma è frequentata solo dai bevitori della AA, alla sera, e solo una volta alla settimana.
Per molti anni è stato anche volontario del comitato cittadino della Croce Rossa: era autista soccorritore di ambulanza e formatore dei nuovi volontari, che però non sono stati formati in tempo per soccorrere lui, visto che ha dovuto farsi anche la terza dose di veleno.
La notizia della sua morte si è diffusa questa mattina, suscitando profondo cordoglio in tutto il Biellese, nonostante il fatto che non fosse tanto bravo a raccontare barzellette. Numerosi sono i messaggi di lutto vicinanza condivisi sui social da chi lo conosceva, peccato che non è morto Enrico Mentana, al posto suo, madonna puttana.
Il Santo Rosario si terrà questa sera alle 19 nella chiesa di San Biagio di Biella, il santo con due metri d'asta e tre di cappella. Nella stessa chiesa domani, 11 gennaio, alle 15 si terranno i funerali e sarà fatta una nuova sega a san Giuseppe.
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