Comunque il Truman Show ci fa un baffo.
Oramai la virtualizzazione della realtà prodotta dal nostro mondo mediatizzato è arrivata all'autofagia, alla recita alla seconda potenza che diventa (parvenza di) realtà.
Dopo averne visto il potenziale recitativo nel ruolo presidenziale, dopo averne finanziato l'elezione, ora il blocco economico-militare dell'impero americano propone il proprio ventriloquo - che sta caldeggiando la Terza Guerra Mondiale - per il Nobel per la Pace.
Questo mentre, sempre nel nome della Pace, stiamo inviando in luogo di guerra sterminati convogli di armi e mercenari.
L'unica vera domanda è: esiste un limite alla capacità di manipolare e rovesciare la realtà che non possa essere superato? Esiste un livello di resistenza da qualche parte nelle coscienze che consente ancora di sottrarsi alla trasformazione del mondo in un'unica grande menzogna?
Andrea Zhok.
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Giorgio Bianchi Photojournalist
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