VOTARE O NON VOTARE E’ QUESTO IL DILEMMA?
NEL FRATTEMPO CHE RISOLVIAMO L’ENIGMA: COSTRUIAMO UN MONDO NUOVO...
Marcello Pamio - 3 agosto 2022
Le elezioni sono la quintessenza della farsa di ogni dittatura mascherata da democrazia. Il sistema è tecnicamente blindato e facilmente falsificabile. E se anche qualcuno di onesto dovesse arrivare a certe posizioni rilevanti è perché gliel’hanno permesso, in quanto utili...
Sono fermamente dell’idea che in questo periodo la cosa più importante non sia votare, ma creare e costruire un mondo nuovo parallelo al Sistema (scuole, ambulatori per medici sospesi, sistemi produttivi, economici ed energetici, ecc.) e puntare nel limite del possibile ad una autonomia alimentare. Cose che assieme a diversi gruppi stiamo facendo...
Mi è stato chiesto di scendere in politica con questo o quel gruppo (anche in passato) e ogni volta la mia risposta è sempre la stessa: NO, grazie!
E’ anche vero però che se il regime ha voluto indire le elezioni il 25 settembre, proprio per non lasciare tempo e spazio ai gruppi alternativi di organizzarsi, significa che si stanno letteralmente cagando addosso! E andrebbe sfruttata la righetta marrone nelle loro mutande...
Detto questo, se dovessi mai decidere di andare a votare (la mia tessera elettorale è in Comune da molto tempo) lo farei per due motivi principali.
Il primo è non lasciare carta bianca agli anencefalici progressisti mascherati che votano PD (loro andranno in massa alle urne, perché come le pantegane sono guidati dal pifferaio magico); ma non vorrei neppure lasciare spazio ai conservatori mascherati di destra.
Stampiamocelo nell’encefalo: destra e sinistra sono le due ali dello stesso avvoltoio: i banchieri internazionali. I partiti si dividono e scannano sulle minchiatine, ma sono sempre uniti quando si tratta di portare avanti l’agenda del Great Reset. Con il Covid erano tutti dalla stessa parte. Tutti, anche molti degli attuali "dissidenti"....
Quindi non vorrei che questi decidessero della mia Vita!
Il secondo motivo per cui andrei a votare è che condivido il pensiero di García Lorca: "la più terribile delle sensazioni è la sensazione di aver perso la speranza". Ed è proprio così: non voglio assolutamente perdere la speranza, anche perché questa conduce molto più lontano della paura (Ernst Junger). E il Sistema sguazza nella fogna paludosa della paura...
In conclusione a prescindere da chi sarà eletto (assunto come “cameriere” dai banchieri), le cose da fare e costruire sono tantissime e vanno fatte hic at nunc. A cosa serve votare Caio, Toni e Menego delegandoli a risolvere i problemi? Solo a deresponsabilizzarci!
Noi siamo gli artefici del nostro destino e possiamo costruire ora il mondo che vogliamo!
Se poi sentiamo l'esigenza di votare qualcuno, facciamolo, ricordando sempre però che vale quel che vale...
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