MESSAGGIO DA ARBITRIUM: Con il nuovo decreto legge 162 del 31/10/2022, all’ art.7 viene sostituita la data di “fine obbligo” vaccinazione covid-19 anticipandola al 1° novembre 2022 rispetto al 31 dicembre 2022. In tal modo, da domani 2 novembre si apre automaticamente la strada alla reintegra dei sanitari che erano stati colpiti da provvedimenti sospensivi per non essersi sottoposti al “ciclo completo” della vaccinazione obbligatoria anti covid-19 (cioè due dosi più la prima booster).
Dunque domani 2 novembre 2022 tutti gli operatori sanitari ed i lavoratori delle strutture sanitarie, compresi gli amministrativi, saranno automaticamente reintegrati di diritto nelle rispettive mansioni lavorative e per i sanitari iscritti agli albi (liberi professionisti e non) viene cancellata la sospensione precedentemente annotata all'albo, ai sensi dell'art. 4 DL 44/21. In realtà sul punto il DL 162/202 tace ma lo riteniamo implicito. Raccomandiamo a tutti i lavoratori di presentarsi nei luoghi di lavoro domani 2 novembre 2022 senza nessun bisogno di "chiedere permesso" nel caso si sia dipendenti. Al massimo, stasera, scrivete pec al datore di lavoro in cui comunicate la presa di servizio domani (cosa per altro non necessaria).
In assoluto è sconsigliato non presentarsi al lavoro senza giustificazione (che senza preavviso puo' essere solo la malattia o permessi L. 104/1992, viceversa si darebbe luogo ad ssenza non giustificata.

Ribadiamo che siete reintegrati ex lege e non occorre alcun provvedimento del datore di lavoro o dell'Ordine di appartenenza per rendere effettivo il reintegro.

Qualche considerazione: il decreto appena emesso dal neo governo Meloni è solo un primo passo e, in tutta sincerità, al netto del grandissimo risultato raggiunto che è la fine anticipata dell'obbligo vaccinale per i sanitari, non ci soddisfa pienamente.
Leggendo le premesse del DL 162/2022 si evince che l'obbligo è cessato per due motivi:

1) "Considerata la necessità di riavviare un progressivo ritorno alla normalità nell’attuale fase post pandemica, nella quale l’obiettivo da perseguire è il controllo efficace dell’endemia";

2) "Ritenuto necessario far fronte alla preoccupante carenza degli esercenti le professioni sanitarie, anche in ragione delle procedure di sospensione di cui all’articolo 4 del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modi- ficazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, per garantire l’effettività del diritto alla salute mediante il reintegro del personale sanitario nell’esercizio delle relative funzioni".

Non è questione di prevalenza della sostanza (reintegro dei sanitari sospesi) sulla forma (illegittimità dell'obbligo) quanto prendere atto del fatto che il nuovo governo non si è posto minimamente il problema dell'assurdita', oltre che dell'illegittimita', di un siffatto TSO, quale di fatto èil vaccino covid-19.
Avremmo voluto sentirci dire che l'obbligo, ancorché essere oltraggioso del diritto soggettivo all'autodeterminazione in materia sanitaria, fosse risultato essere stato imposto ingiustamente perché non consono allo scopo prefissato: prevenire il contagio del virus! E per giunta abbiamo dovuto ascoltare, da parte del ministro della Salute, la solita osanna al vaccino, grazie al quale sarebbe terminata la pandemia.

Ciò detto, ci piace molto lo spunto offerto nelle premesse di cui sopra, in base al quale "garantire l’effettività del diritto alla salute mediante il reintegro del personale sanitario nell’esercizio delle relative funzioni" significa che, mutatis mutandis, avendo sospeso il personale sanitario, tale diritto alla salute non è stato di fatto garantito, per ammissione del governo medesimo! Non sottovalutiamo questo dato, servirà per le nostre azioni. Riteniamo anche che aver anticipato la fine dell'obbligo vaccinale per ianitari sia strumentalmente connesso alla pronuncia che la Corte Costitizionale è chiamata a emettere sulla legittimità o illegittimità dell'obbligo stesso, chiamata a decidere su una norma ormai abrogata che fa cessare la materia del contendere.
Ad ogni buon conto la noatra lotta va avanti e non arretra di un cm affinché a breve vengano ripristinati appieno tutti i diritti inviolabili, compressi dall'assurda e coatta normazione dei precedenti governi e chiunque possa tornare libero di esprimere in pienezza ed in ogni ambito della vita, i propri talenti, saperi, professioni, senza dover soggiacere a ricatti malsani. I nostri concittadini appartenenti alla categoria dei sanitari sono chiamati ancora una volta a lottare in prima linea per i principi in cui hanno creduto e per i quali hanno deciso di svolgere l'importante e nobile professione di "curante " delle persone, nel rispetto primario del principio ippocratico n. 1 :" NON NOCERE". Torniamo ad essere semi di consapevolezza e dubbio, che come sosteneva Descartes, non è altro che "l'inizio della conoscenza ".

Noi di Arbitrium vi affincheremo sempre in ogni battaglia ed ad ogni passo di questo sorprendente , ulteriore passaggio storico, come d'altronde fatto in tutti questi anni. Non dimentichiamo e non permettiamo che possa riaccadere un tale annientamento dei nostri diritti...
Non praevalebunt

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