UNA POESIA GIOVANILE DI MASSIMO SCALIGERO
ANTICHI RICORDI
O antichi ricordi beati,
di un tempo che ormai non ritorna,
o notti stellate d’autunno,
o calde giornate di agosto,
che un giorno trascorsi felice
nel piano dell’ampia Gallura
io ognor vi ricordo: ricordo
il mare azzurrin di Caprera
la spiaggia, la grande pianura,
la caccia al feroce cinghiale,
le notti tra i monti sperduti,
il terror dei banditi feroci.
Ricordo quei sogni dorati,
le voci sottili dei boschi,
i canti dei piccoli uccelli
le verdi campagne ed i monti
della cara e mia bella Sardegna.
O valle felice ed amena,
rigata da limpidi rivi,
o monte Limbara lontano
che un giorno sbocciar mi vedesti
tra l’erba e le bianche farfalle
tra i canti ed il suon di zampogna
io vi rivedo nei sogni,
nei sogni più dolci e più belli.
Massimo Scaligero
21 luglio 1918.
Non aveva ancora 12 anni quando scrisse questa poesia. All' epoca era ancora Antonio Massimo Sgabelloni e D' Annunzio, dopo aver letto alcune sue poesie aveva detto che sarebbe diventato " il nuovo Vate d' Italia".
