STORIE DI ORDINARIA VACCINAZIONE ECCO COSA SUCCEDE ALL’HUB VACCINALE
Sono un operatore sanitario e volendo accertare, come prevede la legge sull’ “obbligo” per i sanitari di sottoporsi a vaccino per il virus SARS-Cov2, ho preso un appuntamento dal mio medico di base per porgli delle domande e per verificare se, a causa delle mie patologie pregresse, la vaccinazione potrebbe costituire un pericolo per la mia salute. Premetto che faccio l’infermiera da 20 anni e ho lavorato tutto l’anno scorso in piena emergenza covid in un reparto di rianimazione, fortunatamente senza mai ammalarmi. Il medico, quando ha realizzato che sono una infermiera, mi ha subito liquidato dicendo che era inutile che facessi domande e che le mie patologie non sono di ostacolo a un bel niente. Pertanto, o mi sarei sottoposta a vaccinazione, oppure “lei deve stare a casa perché se esce è un pericolo per la gente”. Testuale.
Allora, per poter trovare risposta alle mie domande e ai miei dubbi, ho preso appuntamento all’hub vaccinale della mia città, pensando che il medico vaccinatore potesse essermi di aiuto a chiarire tali miei quesiti. Ebbene, non appena arrivata all’accettazione, e non appena l’addetta ha realizzato che sono un operatore sanitario, mi ha detto: “aspetti qui che devo chiamare il responsabile”. A quel punto sono arrivate tre persone (credo medici) con fare minaccioso, che mi hanno chiesto in modo sgarbato cosa cavolo volessi chiedere. Ed ecco le mie domande:
D: La vaccinazione oggetto della L. n. 76/21 mi impedisce di contagiarmi o di contagiare altre persone?
R: No
D: se mi sottopongo a vaccinazione, poi devo continuare a tenere la mascherina e a seguire i protocolli di sicurezza covid?
R: Si
D: Ma allora scusate, a cosa serve questa vaccinazione?
R: Lei non si deve chiedere a cosa serve, Lei la deve fare punto e basta perché lo prevede la legge.
D: scusi, io se non so che mi protegge dal virus o che non protegge nemmeno gli altri, e se non so nemmeno quali effetti possa avere sulla mia salute, perché dovrei farla?
R: Ah, allora Lei la rifiuta?
D: no, io non ho detto che la rifiuto, ho detto che voglio sapere se la vaccinazione mi protegge dal virus e se può costituire un pericolo per la mia salute. Non avete nemmeno voluto vedere le mie analisi mediche che certificano le mie patologie pregresse.
R: Signora, adesso stampiamo il modulo di rifiuto e Lei lo deve firmare.
D: Io non firmo un bel nulla, perché il mio non è un rifiuto.
Mi hanno circondato tutti quanti e mi hanno messo davanti un modulo con scritto che io stavo rifiutando la vaccinazione. Volevano costringermi a firmarlo, ma io ho scritto a penna che mi ero recata all’hub per fare domande e acquisire informazioni, e che il personale addetto non mi ha fornito alcuna risposta e pertanto avrei approfondito altrove i miei quesiti.
Ho fatto per uscire dal centro vaccinale, ma non avendo effettuato la vaccinazione, il personale addetto ha tirato giù una sbarra all’uscita dicendomi che senza vaccinazione non potevo uscire. Io ho risposto, a quel punto angosciata, che sulla porta c’era scritto “uscita” e che se quindi non mi avessero fatto uscire, avrei chiamato la polizia.
A quel punto, avendomi vista arrabbiatissima, mi hanno fatto uscire anche perché ho minacciato di denunciarli.
Credo di non avere trascorso mai dei momenti così angoscianti nella mia vita, ho avuto anche paura che potessero farmi qualcosa.
Da Giorgio Bianchi, Telegram.
Liberopensiero LIBERTÀ
faccia denuncia a i carabinieri insieme all' avvocato
(soldi ben spesi)
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