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Resoconto della Conferenza stampa.
A quanto pare, le prime anticipazioni dei media, ancora tutte da confermare, parlano non di un licenziamento (praticamente impossibile) per i lavoratori pubblici e privati in caso di mancato uso del certificato razziale vaccinale ma piuttosto di una sospensione dello stipendio. A questo proposito, è uscita una sentenza emessa dal Tribunale di Milano sul caso degli OSS che se fosse confermata smantellerebbe definitivamente tutto l'impianto della imminente estensione del certificato razziale vaccinale ai lavoratori. I togati milanesi hanno infatti stabilito che la sospensione dello stipendio è illegittima e ha condannato le cooperative citate in giudizio a pagare tutte le retribuzioni arretrate dovute. Pertanto ancora una volte occorre ribadire che in nessun caso la risposta deve essere quella di cedere all'estorsione del regime di Draghi.
La risposta deve essere quella di reagire e rispondere con le armi del diritto. Alcuni pezzi della magistratura iniziano a tirarsi indietro probabilmente spinti dal tornaconto personale e perché hanno capito che la barca rischia di affondare da un momento all'altro. Inoltre c'è da ricordare un fatto già citato precedentemente. Se il regime di Draghi vuole imporre il certificato razziale vaccinale ai lavoratori pubblici e privati, gli stessi lavoratori rifiutandosi di vaccinarsi possono provocare la paralisi dell'economia nazionale. Sarebbe un effetto domino che coinvolgerebbe anche le imprese che a quel punto potrebbero unirsi ai lavoratori contro lo stesso Draghi. Questa è una fase decisiva. Se questa corrotta classe politica nelle mani di massoneria e del cartello farmaceutico di Bill Gates vogliono spingersi fino a questo punto, la risposta degli italiani ormai sempre più esasperati dalla dittatura può portare al crollo definitivo del sistema. Solo l'unità può spezzare le catene della schiavitù. Solo la forza e la determinazione a resistere può restituire la libertà all'Italia e agli italiani.
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