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Esplosione di morti tra under 40 vaccinati e picchi di problemi cardiaci
Roma, 4 ago — Dalla Gran Bretagna arrivano dati inquietanti sulle numerose morti per infarti e «malori improvvisi» nella fascia d’età 18-39, in corrispondenza dell’inoculazione due o più dosi di vaccino anti-Covid; le stesse morti, rimaste senza risposta, registrate in Italia e oggetto di interrogazione parlamentare depositata da Claudio Borghi sulla quale è calata una cortina di imbarazzante silenzio da parte del ministro Speranza.
Morti improvvise tra vaccinati con due dosi in Gran Bretagna
Secondo i dati forniti dall’Office for national statistics britannico e pubblicati da La Verità da gennaio 2021 a gennaio 2022, nella fascia d’età 18-39 anni, il tasso di mortalità ogni 100.000 abitanti risulta quasi sempre più alto tra i vaccinati che tra chi non si è sottoposto a inoculazione.
I numeri più importanti si registrano nei cittadini che hanno ricevuto due dosi da almeno 3 settimane: 125,9 morti ogni 100mila persone, contro i 46,8 tra i non vaccinati, il 169% in più.
Questo a settembre 2021. A novembre la situazione peggiora in termini percentuali: dal 169 si passa al 220,4% con 33,4 morti ogni 100mila abitanti tra i non vaccinati e 107 tra i bi-dosati. Sempre la Verità calcola che tra gennaio 2021 e gennaio 2022 i vaccinati con primo richiamo hanno avuto «il 91,4% in più di probabilità di morire rispetto ai renitenti» al siero.
Picchi di chiamate per problemi cardiaci
Ai dati forniti dall’istituto di statistica nazionale britannico si aggiungono le informazioni del West Midlands ambulance service university Nhs foundation trust raccolte dal quotidiano diretto da Belpietro.
Il numero di chiamate ai pronto soccorso per problemi cardiaci tra il 2021 e il 2022 (fino al mese di marzo) è «costantemente superiore a quello del periodo precedente (2017-2019)».
Negli under 40 britannici l’incremento delle richieste di intervento per malesseri di natura cardiaca è iniziato ad aprile 2021, esattamente il periodo in cui i più giovani hanno iniziato a vaccinarsi in massa e «la tendenza si è mantenuta fino al termine delle rilevazioni».
Impressiona poi il dato del 2022 che nei primi tre mesi ha registrato un numero di chiamate equivalenti a quelle di tutto il 2017.
Non è l’unico Paese
La Gran Bretagna non è un caso isolato
In Israele, secondo uno studio pubblicato su Nature, durante la campagna vaccinale era stato rilevato un aumento del 25% di chiamate d’emergenza per arresti cardiaci, nella fascia d’età 16-40 anni.
Mentre in Scozia, (dati del ministero della Sanità) nel periodo 2021-2022 le richieste di soccorso e gli interventi d’urgenza per patologie cardiovascolari (comprese le miocarditi) nella popolazione tra i 15 e i 44 anni hanno registrato picchi del +117%.
A questi numeri sconvolgenti si aggiungono quelle 500 morti anomale registrate nei primi mesi del 2022 (ma la lista, nel frattempo, si è allungata) in Italia, su cui Speranza ha chiuso entrambi gli occhi. L’esercito dei «malori improvvisi» di cui nessuno si cura.
Cristina Gauri
Fonte: Il primatonazionale.it
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La nuova isteria in evoluzione
Documenti ufficiali dimostrano che le autorità stanno usando il vaiolo delle scimmie per coprire la sindrome da immunodeficienza acquisita come effetto avverso dei sieri
La nuova isteria in evoluzione che circonda la presunta comparsa del “vaiolo delle scimmie” nelle nazioni occidentali non è quello che sembra.
Non stiamo assistendo per la prima volta in assoluto…
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Grecia: 1/4 di Pil perso e debito al 200%, l'Ue festeggia un disastro chiamato "salvataggio"
Fine della sorveglianza rafforzata di Bruxelles ma i dati macroeconomici dopo dieci anni sono impietosi. Degli oltre 250 miliardi di aiuti solo dieci sono andati ad Atene. Lo spread però non preoccupa più. Il motivo? Il 77% del debito pubblico è ipotecato dal Mes e affini.
Un Pil nominale indietro del 25% rispetto al periodo precedente la crisi, un tasso di disoccupazione oltre il 12% dopo aver sfiorato la soglia monstre del 30% negli anni più bui, quella giovanile ancora oltre livelli accettabili (30%), un deficit delle partite correnti del 14%, un tracollo degli investimenti esteri diretti ormai inarrestabile iniziato a cavallo del 2013 (-16%), e soprattutto un debito pubblico pari a circa il 200% del Prodotto interno lordo che ormai sembra non amareggiare nessuno a Bruxelles.
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Guerra Fredda USA-regime cinese: il teatro cruciale è il Pacifico. E Biden non sta facendo niente
Incontriamo Alex Gray, analista geopolitico di grande esperienza ed ex direttore per la sicurezza di Oceania e Indo-Pacifico presso il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti dell'amministrazione Trump, e il colonnello dei Marines in congedo Grant Newsham, per parlare dell'importanza degli arcipelaghi del Pacifico e di quali sarebbero le conseguenze per gli Stati Uniti se perdessero la loro posizione di preminenza a vantaggio del regime cinese. ... VIDEO: https://www.youmaker.com/v/5MP....Q52XGz7e8_Guerra-Fre
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