“Dopo tutta la merda che ho letto su Novak Djokovic voglio scrivere 2 righe, vivo come missionario a Belgrado da 7 anni, 3 anni fa invitati dal nostro presbitero siamo andati a mangiare al ristorante della famiglia di Đoković, ora per nostra fortuna quella sera c'era anche lui, perlopiù eravamo famiglie italiane e spagnole, ora sentendoci parlare lui si è avvicinato al nostro tavolo e parlando bene in italiano ci ha chiesto cosa facessimo in Serbia, gli abbiamo raccontato un po' le ns esperienze di missionari, dei nostri figli, di come il Signore ci donava di amare la Serbia, lui si è messo seduto lì con noi e ha ascoltato tutto attentamente e alla fine ci ha ringraziato. Al momento di pagare il conto lui si è avvicinato e ci ha detto che si sentiva onorato di poterci offrire la cena, noi gli abbiamo risposto che non si doveva preoccupare per noi perché Dio avrebbe provveduto, e lui senza battere ciglio ha risposto: "vi prego lasciate che Dio possa provvedere attraverso me, ve ne sarei molto grato", noi stupiti e al vederlo così contento abbiamo accettato. Ho deciso di scrivere questo per spiegarvi un po' chi è l'uomo Đoković, un cristiano ortodosso fervente a cui Dio ha fatto molte grazie, lui è conosciuto qui oltre che per il tennis, soprattutto per la sua generosità, perché ha aiutato tanta gente. ampione dal cuore d'oro. Novak Djokovic, che ha già mostrato la sua vicinanza all'Italia nei primi giorni della diffusione del coronavirus, ha donato una cifra non indifferente (sembra 1 milione di euro) per la lotta al Covid-19. "Ci sono arrivate donazioni importanti anche dall’estero e a me questo ha colpito. Che mi è rimasta impressa è quella di Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale, che ha già fatto delle grandi donazioni per la Serbia, il suo Paese, che però avendo saputo le notizie della Lombardia e della provincia di Bergamo ha voluto pensare anche a noi. Per me questo è un grand’uomo, spero un domani di poterlo abbracciare". Sono le parole di Peter Assembergs, direttore dell'ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di Bergamo Ovest, durante l'ultima puntata di "Porta a Porta". Un aiuto che evidentemente il tennista serbo ha dato senza volerlo rendere noto. Assembergs è apparso comprensibilmente commosso dal gesto di Nole. Dovete sapere che la chiesa ortodossa è contraria al vaccino e ha fatto una scelta ben precisa, chi vi scrive è vaccinato, quello che non capisco è perché non potete rispettare chi fa scelte differenti (vedi Mario Adinolfi). A quanto ho saputo qui da gente serba vaccinata, Đoković non si è mai permesso di dire a qualcuno "non devi vaccinarti", ha fatto una sua scelta. Per favore lasciatelo in pace”
(Fabrizio Ciappa)