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RUSSIA: LE SOCIETA' DEI "PAESI OSTILI" AVRANNO BISOGNO DEL PERMESSO GOVERNATIVO
Marcello Pamio - 7 marzo 2022
Il governo italiano sta facendo di tutto per andare contro i suoi stessi cittadini. Da due anni stanno devastando il tessuto economico del paese con ogni mezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mancava solo la demenziale guerra commerciale nei confronti della Russia, ben sapendo (a parte l'ex bibitaro da stadio Di Maio) che le ripercussioni per la nostra economia sarebbero state pensatissime.
Il Cremlino in una nota infatti ha specificato che le società con sede nei "paesi ostili" (e l'Italia è un paese nemico dato che ha proposto addirittura la vendita di armi al governo nazista ucraino) avranno bisogno del permesso della commissione governativa.
Avete idea delle complicanze e conseguenze?
Siamo governati da delinquenti seriali e non è un'offesa, ma una diagnosi!
https://www.reuters.com/world/....europe/entities-unfr
Reuters
Entities from 'unfriendly countries' will need Russia's permission for certain deals
Deals with securities or real estate, or provision of rouble loans involving entities from countries unfriendly to Russia will require special authori...
IL PAESE del “PARTICULARE”
“Anche se non lo avesse voluto sarebbe stato impossibile non diventare padrone in uno Stato di servi.” … così asseriva Mussolini in una delle sue dichiarazioni private.
Enzo Misefari, un uomo che per non avere accettato di essere servo aveva subito durante il ventennio anni di confino: se a opporsi non fossero stati che una minoranza così esigua, forse la dittatura in Italia non sarebbe durata così a lungo. E dunque gli italiani, durante il fascismo, erano tutti fascisti? No, naturalmente. Una parte modesta, così come una parte modesta gli si opponeva. Il resto, più comodamente, era gente che “teneva famiglia” e si adeguava a quello che Guicciardini chiamava il suo “particulare”.
“Poi venne la libertà, e a essere liberi in un paese libero ci vuol poco” diceva Longanesi; il difficile è mostrarsi liberi quando la libertà scarseggia.
Come adesso che in Italia si sono affacciati dei nuovi “migliori” a prendere la guida, e subito, in questa deriva democratica, si fa la gara, tra quelli che contano, a pretendere tra gli intellettuali poteri dittatoriali, o restrizioni alla stampa, e sembrano frasi buttate lì, senza che nessuno si scandalizzi neanche troppo. Adesso ci vuole un tesserino anche per poter lavorare, UNICO PAESE NEL MONDO LIBERO. A parte chi la considera una trovata geniale, una parte esigua, al solito, ha il coraggio di opporsi, e perderà il lavoro. E il resto della popolazione, quella che la considera una intollerabile violazione?
Se l’Italia fosse formata da gente libera, come diceva Mussolini, tutto questo non potrebbe andare avanti … ma c’è di mezzo il “particulare”, appunto: la gente non approva, ma abbassa la testa, mugugna, borbotta, bestemmia magari, ma obbedisce. Qualcuno magari, se ha qualche amicizia, il tesserino riesce a farlo falso, sperando di non essere scoperto. Qualche altro, spaventato, abbassa la testa e si augura che tutto finisca presto, ma sa che in Italia a liberarci dalle cose devono essere sempre gli altri. Una cosa è certa: gli idealisti, quelli che hanno il coraggio di opporsi, in questo paese sono sempre confusi con i fessi. In questo paese la politica del “tengo famiglia” è capace di giustificare tutto. I servi devono pur mangiare; ma di solito in tavoli separati dai padroni.