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.I RUSSI SONO ANCHE IN LIBIA?
In Libia ci sono duemila soldati mercenari della Compagnia Wagner, capitanata da Dmitrij Valer'evič Utkin, ucraino, ex-Tenente Colonnello del GRU dell'intelligence russa.
Scontrarsi con Putin non significa solo perdere il 43% del gas dalla Russia, ma anche avere interruzione delle fonti dalla Libia e dai gasdotti dall'Algeria.
Ritorneremmo al Medioevo!
[Fonte: ris. DTv]
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UCRAINA
Nella mappa sono mostrate le zone ormai sotto il controllo russo (in rosso) e quelle in combattimento (tratteggiate rosse)
Fonte: DTv / Telegram

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SANZIONI ALLA RUSSIA: AUMENTANO I PAESI ALLEATI DI PUTIN

Ecco un elenco di paesi che hanno già rifiutato di associarsi alle sanzioni contro la Russia:
🔹 Mosca partner del gruppo BRICS (Brasile, India, Cina, Sud Africa). 41% della popolazione mondiale.
🔹 I paesi dell'OSC (Bielorussia, Kazakistan, Tagikistan, Armenia, Kirghizistan).
🔹 L'Azerbaigian e la Moldova hanno abbandonato le restrizioni anti-russe. Ma la cosa più sorprendente è la posizione della Georgia.
🔹 America Latina (Messico, Argentina, Venezuela, Guatemala, Colombia, Cuba, Nicaragua, Cile).
🔹 Il Medio Oriente (Siria, Egitto, Turchia, Iraq, Iran).
🔹 I Balcani (Serbia, Bosnia ed Erzegovina).
🔹Ungheria
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Seguo ALEXANDER DUGIN, massimo filosofo russo, da anni. Ho sempre stimato la sua visione di un mondo antiglobalista e queste sue parole, intense, sofferte (anche nel suo italiano “zoppicante”, -DUGIN parla 11 lingue, tra cui la nostra) da un intervista sulla guerra in Ucraina, mi sembrano meritino di essere meditate
“…Questa non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico. La Russia rifiuta tutto nel globalismo – unipolarismo, atlantismo, da un lato, e liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia, Grande Reset in una parola, dall’altro. È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista.
E noi siamo in guerra esattamente con questo. Da qui la loro legittima reazione. La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire. La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.
La Russia sta creando un campo di resistenza globale. La sua vittoria sarebbe una vittoria per tutte le forze alternative, sia di destra che di sinistra, e per tutti i popoli. Stiamo, come sempre, iniziando i processi più difficili e pericolosi.
Ma quando vinciamo, tutti ne approfittano. È così che deve essere. Stiamo creando i presupposti per una vera multipolarità. E quelli che sono pronti ad ucciderci ora saranno i primi ad approfittare della nostra impresa domani. Scrivo quasi sempre cose che poi si avverano. Anche questo si avvererà”………….
E ancora: “ Cosa significa per la Russia rompere con l’Occidente? È la salvezza. L’Occidente moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è la cosa più disgustosa della storia del mondo. Non è più l’Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione. E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna alle sue radici. A cosa? Cristiano, greco-romano, mediterraneo… – Europeo… Cioè, alle radici comuni al vero Occidente. Queste radici – le loro! – l’Occidente moderno le ha tagliati fuori. E sono rimaste in Russia.
Solo ora l’Eurasia sta alzando la testa. Solo ora il liberalismo in Russia sta perdendo il terreno sotto i piedi.
La Russia non è l’Europa occidentale. La Russia ha seguito i greci, Bisanzio e il cristianesimo orientale. E sta ancora seguendo questa strada. Sì, con zigzag e deviazioni. A volte in vicoli ciechi. Ma si sta muovendo.
La Russia è sorta per difendere i valori della Tradizione contro il mondo moderno. È proprio quella “rivolta contro il mondo moderno”. Non hai imparato?
E l’Europa deve rompere con l’Occidente, e anche gli Stati Uniti devono seguire coloro che rifiutano il globalismo. E allora tutti capiranno il significato della moderna guerra in Ucraina.
Molte persone in Ucraina lo capivano. Ma la terribile propaganda rabbiosa liberal-nazista non ha lasciato nulla di intentato nella mente degli ucraini. Torneranno in sé e combatteranno insieme a noi per il regno della luce, per la tradizione e una vera identità cristiana europea. Gli ucraini sono nostri fratelli. Lo erano, lo sono e lo saranno.
La rottura con l’Occidente non è una rottura con l’Europa. È una rottura con la morte, la degenerazione e il suicidio. È la chiave del recupero. E l’Europa stessa – i popoli europei – dovrebbero seguire il nostro esempio: rovesciare la giunta globalista antinazionale. E costruire una vera casa europea, un palazzo europeo, una cattedrale europea”.
- Alexandr Dugin -

Aldo Nove.

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Giorgio Bianchi Photojournalist
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Lupo011 изменил свою фотографию
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